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  • Monica Paggi

I principi della pedagogia steineriana - III parte: fisico, eterico, astrale, Io


Andando avanti con lo studio della costituzione dell’essere umano proposta da Steiner, ci imbattiamo in un’ulteriore caratterizzazione. Dopo aver considerato la tripartizione in corpo, anima e spirito e quella in pensare, sentire e volere, abbiamo di fronte la quadri-partizione stavolta, dei corpi che compongono l’essere umano. Proviamo anche in questo caso a riflettere sulla nostra costituzione.


Parlando di corpi la prima cosa che ci viene in mente è sicuramente il nostro corpo fisico, quello che tutti sperimentiamo ogni giorno in prima persona. Di che cosa è fatto il nostro corpo fisico? È composto principalmente da sostanze minerali (ferro, calcio, magnesio, sale, fosforo, sodio, cloro, potassio, zolfo..). Se volessimo creare una corrispondenza fra il nostro corpo fisico ed i regni della natura, a quale equivarrebbe? Quale regno è composto di minerali? Proprio il regno minerale. Steiner ci dice che abbiamo il nostro corpo fisico in comune con il regno minerale.


Ma la materia di cui è composto il nostro corpo fisico non si limita a rimanere uguale a se stessa, come nel caso dei minerali. Il nostro corpo fisico può crescere, mutare aspetto e dimensioni, addirittura riprodursi. Che cosa lo rende possibile? Deve esserci una forza che consente alla materia di subire una trasformazione, qualcosa che le pietre non hanno. Per tentare di comprenderla, proviamo a pensare a quale regno della natura condivide con l’essere umano sia la materialità della sostanza che la possibilità di crescere. È il mondo vegetale. Le piante sono sì composte di un loro corpo fisico, di materia, che ha però anche la facoltà di crescere, svilupparsi e riprodursi, proprio come l’uomo. Steiner chiama questa forza corpo eterico, o corpo vitale. Il corpo eterico si manifesta nel movimento dei succhi, sia nel nostro corpo che in quello delle piante. Il fatto che sia presente un movimento che fa sì che la sostanza fisica si sposti nel corpo, subendo trasformazioni, è ciò che caratterizza maggiormente il corpo eterico. Esso ha anche altre caratteristiche ma per il momento può bastare questo primo paragone. Svilupperemo le altre particolarità del corpo eterico affrontando argomenti successivi. Quindi il corpo eterico è ciò che dà vita ad una struttura materiale. Le pietre non hanno un corpo eterico e per questo non possono crescere e svilupparsi. Non sono esseri viventi.


Una terza parte costitutiva dell’essere umano, è rappresentata da quel corpo che racchiude in sé le nostre sensazioni, che fa sì che proviamo qualcosa interiormente a seguito di una stimolazione. Qualunque esperienza ci coinvolga, produce dentro di noi una sensazione: piacere, dispiacere, gioia, dolore, desiderio, noia, passione, indifferenza. Steiner chiama corpo astrale quella parte dell’uomo che accoglie, gestisce ed esprime sensazioni. Con quale regno della natura condividiamo questa dimensione? Quali esseri viventi, oltre all’uomo, sono in grado di provare sensazioni in seguito ad una sollecitazione? Gli animali. Il nostro corpo astrale è in comune con il regno animale. Il fatto che alcune piante reagiscano a certi stimoli, come per esempio la mimosa pudica, che arrotola su se stessa le foglie al tocco, non deve confondere le idee in proposito. Infatti quella che alcune piante manifestano a seguito di uno stimolo è una reazione, non una sensazione. La sensazione è tale quando viene suscitato un moto interiore in chi la prova. Altrimenti, dice Steiner, sarebbe come sostenere che anche una cartina tornasole ha delle sensazioni, dato che reagisce con determinati colori a specifiche sostanze. È chiaro che si sta parlando di qualcosa di più di una semplice reazione. Il mondo animale, oltre ad essere dotato evidentemente di un corpo fisico e di un corpo eterico che permette ai suoi rappresentanti di crescere e riprodursi, possiede anche un corpo astrale: è infatti in grado di provare sensazioni, per lo più a livello istintuale, ma comunque sempre di sensazioni si tratta.


Ed eccoci arrivati all’ultimo elemento che caratterizza l’uomo, alla sua quarta parte costitutiva. È quel qualcosa che solo noi uomini possediamo su questo pianeta, che contraddistingue l’umanità da tutti gli altri regni della natura: l’autocoscienza, l’Io, la facoltà pensante. È grazie all’Io che l’umanità ha potuto evolversi e continua a farlo, apportando cambiamenti considerevoli alla propria vita. Gli animali, nonostante il trascorrere del tempo, continuano a mettere in atto sempre gli stessi comportamenti dati per natura dalla loro specie di appartenenza, ma non possono più di tanto stravolgere la loro vita e le loro abitudini.


È così che ancora una volta, semplicemente osservando la natura che ci circonda con metodo goethiano possiamo arrivare a comprendere la complessa struttura della nostra costituzione. Il prossimo passo sarà osservare come queste quattro parti costitutive: corpo fisico, corpo eterico, corpo astrale ed io, si formino e si sviluppino nell’arco della nostra vita. Tutto questo è assolutamente indispensabile per poter ragionare con cognizione di causa, sul modo in cui si voglia educare l’uomo in divenire: il bambino.


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