- Monica Paggi
Il Castello di Miramare
Era già da diversi anni che desideravo visitare il Castello vicino a Trieste, avevo visto una foto su una rivista e l’avevo trovato incantevole per la sua posizione sul mare.
L’occasione è arrivata con il viaggio in Croazia e così abbiamo deciso di fare tappa proprio a Grignano, dove sorge il Castello di Miramare.

Il Castello fu voluto da Ferdinando Massimiliano d’Asburgo, fratello di Francesco Giuseppe che divenne Imperatore d’Austria.
Massimiliano era appassionato d’arte, scienze ed in particolare botanica. Abbiamo subito notato nel suo studio un busto di Goethe.

Nel 1857 sposò a Bruxelles la principessa Carlotta del Belgio. Dopo aver vissuto fra Milano, Monza e Trieste, la coppia fece costruire dall'architetto Carl Junker il Castello sul promontorio di Grignano dove si trasferirono nel 1860.

Il Castello è circondato da un enorme parco in cui Massimiliano ha fatto piantare esemplari da tutto il mondo, da lui stesso scelti nel corso dei suoi viaggi-
Il suo desiderio era di trascorrere la vita al Castello studiando le piante che tanto amava ma il destino aveva in serbo per lui ben altro.

Membri della nobiltà messicana gli proposero di diventare Imperatore del Messico già nel 1859. Inizialmente Massimiliano rifiutò, limitandosi a partire per una spedizione in Sudamerica con la scusa della passione per la botanica nel 1861

Nel frattempo però, con lo scoppio della guerra di secessione americana e l’intervento di Napoleone III in Messico, cadde il presidente in carica e fu proclamato l’Impero del Messico.
A questo punto Massimiliano sembrava davvero il candidato migliore: se l’era cavata bene come governatore del Lombardo-Veneto e gli screzi con il fratello imperatore d’Austria lo ponevano nella posizione di partire. Si dice inoltre che ci siano state pressioni anche da parte della stessa Carlotta, gelosa della cognata Sissi, moglie del fratello di Massimiliano ed Imperatrice d’Austria, desiderosa di potere e titoli. Massimiliano accettò la corona nel 1863.
La coppia salpò per il Messico dal Castello di Miramare il 14 aprile 1864 a bordo della fregata Novara.

Sbarcarono a Veracruz il 28 maggio 1964 e la situazione che trovarono era ben diversa da quella che avevano immaginato, solo una piccola minoranza in realtà aveva sostenuto la loro venuta. C’è una guerra in corso e i messicani non vogliono un imperatore ma la Repubblica.

Nel 1866, di fronte alla resistenza messicana e all’opposizone degli Stati Uniti, Napoleone III ritirò le truppe. Carlotta rientrò in Europa per cercare aiuti ma invano; i suoi nervi non ressero e non rientrò mai più in Messico.
Massimiliano nonostante il voltafaccia di Napoleone si rifiutò di abbandonare il suo Impero.
Venne catturato dai repubblicani e condannato a morte, fucilato il 19 giugno 1967 dopo soli quattro anni di regno. La salma ritornò a Trieste sulla stessa fregata Novara che l’aveva visto salpare trionfale pochi anni prima.
E’ una storia triste, molto ben raccontata attraverso la mostra multimediale “Massimiliano e Manet” allestita alle Scuderie del Castello fino al 30 dicembre 2018.
Manet si schierò dalla parte di Massimiliano denunciando la sua morte ed insieme ad essa il comportamento irresponsabile dei francesi. Le opere che creò con la tematica della fucilazione non vennero mai esposte in pubblico, gli fu proibito.

E’ una favola triste quella di Massimiliano e Carlotta ma quello che resta della loro unione e del sogno di lui, di un luogo magico in cui vivere e dedicarsi alla passione della botanica, è tangibile ancora oggi in quel meraviglioso Castello a picco sul mare.

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