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  • Monica Paggi

La via d’uscita



La situazione che stiamo vivendo ci sta spingendo ad assumerci piena responsabilità della nostra vita, anche e soprattutto dal punto di vista legale e giuridico. Non sono un’esperta in merito ma dall’anno scorso ho iniziato a scoprire un mondo che fino a quel momento mi era del tutto sconosciuto. Si tratta di capire le regole del gioco del sistema in cui viviamo, perché soltanto conoscendole possiamo prendervi parte attiva. Diversamente, rimaniamo soltanto dei fantocci, dei burattini nelle mani di chi si è arrogato il diritto di decidere per noi.


Ci hanno abituati ad ubbidire ciecamente alle istituzioni, convincendoci che agissero per il nostro bene. Non siamo stati informati sulle regole del gioco e così non abbiamo mai potuto prenderne parte attiva. Ora è arrivato il momento di aprire gli occhi ed informarsi, ne va de la nostra stessa sopravvivenza. Continuare ad accettare regole assurde che stanno rovinando bambini e ragazzi, sia dal punto di vista fisico che psicologico e spirituale oltre che mandando in rovina milioni di persone che si vedono negata la possibilità di esercitare il proprio lavoro, non ha assolutamente senso. È un suicidio.


Non si può più restare fermi ad aspettare che qualcuno ci dia il permesso di riprendere in mano la nostra vita, che ci autorizzi a respirare, lavorare, a muoverci. E’ il momento di crescere ed assumerci la responsabilità di ogni nostra azione. La prima cosa che possiamo fare è dichiarare che esistiamo come persone fisiche! Lo so che può sembrare assurdo e scioccante, ma per lo stato noi non esistiamo, siamo soltanto dei soggetti giuridici.


Guardate questi video e inizierete a capire:





Il punto è che se ci assumiamo la Legale Rappresentanza di noi stessi, possiamo finalmente iniziare a diventare parte attiva in ogni tipo di contratto che ci viene proposto: dall’acquisto di un bene qualunque, alla fornitura di luce e gas, alle tasse da pagare. Non è scritto da nessuna parte che noi siamo soggetti passivi che possono soltanto accettare le proposte che ci vengono fatte per i beni di cui necessitiamo per vivere. Dobbiamo aprire gli occhi e imparare che siamo parte attiva in ogni situazione giuridica e possiamo “contrattare”, avanzare richieste e controproposte. Ci hanno invece educati esclusivamente ad accettare e dire di sì, altrimenti si teme la “multa”. Ci siamo lasciati ricattare dal denaro, abbiamo perso il valore della libertà, l’abbiamo venduto al dio denaro. Siamo stati cresciuti con un sistema educativo depotenziante, che ci ha tolto fiducia in noi stessi e nella vita, facendoci credere che senza un “posto fisso” non fosse possibile vivere.


Siamo esseri divini, pieni di talenti e potenzialità, ciascuno di noi ha in sé la possibilità di essere artefice della propria vita ma siamo stati diseducati a crederlo.

Adesso basta, o ci si sveglia, o si soccombe.


Ripeto, non sono un’esperta in materia di Legale Rappresentanza ma quel poco che ho intuito mi sembra una valida via d’uscita. E’ qualcosa che soltanto ciascuno di noi può decidere di fare, nessuno andrà in comune al posto nostro per dichiarare che siamo vivi, sta a noi decidere!

In questo momento posso indicarvi questi canali di informazione, sono anch’io all’inizio di questo processo.





La via d’uscita c’è, come sempre ma bisogna rimboccarsi le maniche, smettere di fare le vittime e agire! Se siamo qui in questo momento, è perché abbiamo scelto di regalarci questa grandissima opportunità di crescita: cogliamola!

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