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  • Monica Paggi

Nel Nuovo Mondo niente più denaro, solo talenti!



Si fa un gran parlare di questi tempi del Nuovo Mondo che sta arrivando e mi piace immaginarlo non soltanto dal punto di vista del risveglio spirituale ma considerando anche cambiamenti molto pratici e concreti.


Forse sembrerò naif ma quello che vedo nel futuro del cosiddetto Nuovo Mondo è la totale scomparsa di denaro (un artificio creato dall'uomo per estirpare il concetto di "abbondanza" ed inculcare quello di "bisogno") in favore del donare liberamente il proprio talento.


Sono stata felice di ritrovare questa visione nel film “Il Pianeta Verde” del 1996 di produzione francese (se ancora non l’avete visto ve lo consiglio di cuore), in cui la presenza di automobili e denaro è considerata segno di arretratezza della nostra “civiltà”.


Ciò che penso è questo: se una persona ama confezionare vestiti lo fa e basta, indipendentemente da ciò che può o non può ricevere in cambio di quel gesto, perché quella è fra tutte le possibilità, l’azione che meglio esprime i suoi personali talenti e gli dà un senso di realizzazione e gratificazione.


Quando avrà bisogno del pane, andrà da chi lo prepara perché ama farlo, proprio come lei ama confezionare i vestiti. Non abbiamo tutti le stesse inclinazioni ed è questa la ricchezza del genere umano: ciascuno di noi è unico ed irripetibile.


Si tratta di stravolgere paradigma, proprio come nell'amore fra esseri umani: finché amo aspettandomi qualcosa in cambio la relazione non funziona; quando smetto di controllare, giudicare ed avere aspettative, finalmente le relazioni iniziano a fluire.


Viviamo all'interno di una Creazione che è nata dal principio dell'Amore: pura espansione, puro dono senza condizioni.


Se ciascuno di noi si occupasse di ricercare il proprio talento e lo mettesse a disposizione degli altri, avremmo abbondanza per tutti. Ciascuno di noi è qui per realizzare un compito, il problema è che in pochi ne prendono reale consapevolezza e passano la vita a rincorrere i soldi anziché preoccuparsi di capire cosa sono venuti a fare su questo pianeta.


Quando insegnavo ho trovato grande motivazione nell’approfondire ed applicare i principi della Pedagogia Steineriana proprio perché il suo scopo è quello di educare uomini liberi, in grado di trovare la propria strada nella vita invece di lasciarsi semplicemente trascinare dagli eventi e dalle necessità imposte dal sistema.


Un altro strumento prezioso per la vita che è diventato poi la mia professione, è proprio lo studio delle predisposizioni individuali attraverso la lettura del Tema Natale secondo l’Astrologia Vedica. Ci sono molte persone piene di talento che nemmeno sanno di averlo ed è un vero peccato per tutti.


Ho spesso sentito controbattere a chi propone il ritorno del baratto in sostituzione al denaro, che analizzandone le dinamiche alla fine non possa funzionare. Certo è vero, se io ho un’offerta che all’altro non interessa iniziano i problemi, per questo penso che nemmeno il baratto sia la soluzione ideale.


Né denaro, né baratto ma semplicemente fare ciò che dà energia e senso ai nostri giorni e metterlo a disposizione del prossimo. Se ciascuno di noi facesse la propria parte, l'organismo umano funzionerebbe alla perfezione.


Per tutte le attività di manutenzione e pulizia, si potrebbe mettere a disposizione della collettività il proprio tempo per alcune ore alla settimana.


Questo per me è il senso della parola Fratellanza che auspico come principio di vita per il nostro futuro. Una visione per alcuni forse troppo idealista ma alla quale non rinuncio come méta verso la quale camminare.

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